A Firenze con Oriana Fallaci. Sul precipizio scavato dai secoli.

Giulio Perrone Editore, 2021

Un viaggio dell’anima. L’Oltrarno occupato dai tedeschi e liberato dagli alleati accolti a fucilate dai franchi tiratori fascisti, i ponti avvolti in una nuvola di polvere, in fiamme, i lungarni minati.
E poi, in braccio alla sua bicicletta, le peripezie della staffetta partigiana: Monte Giovi, la torre
dei Mannelli, piazza Pitti. E poi la gente che incrocia calpestando i sanpietrini del quadrilatero
segnato dai romani, i “fiorentinacci” come li apostrofa Montanelli. E poi la bellezza che ti sorprende col naso all’insù dove nessuna guida turistica ti porterebbe per mano. E poi le botteghe
artigiane che adora, le trattorie fuori circuito, gli antiquari.
Alla domanda “Se sono italiana”, Oriana rispondeva con orgoglio: “sono fiorentina”. Attenti
però. La Firenze di Oriana è punteggiata di luoghi insoliti, di storie segrete, di puntate nel
Chianti dove l’autunno si manifesta con una varietà di colori da far invidia al più audace dei
Macchiaioli. È la Firenze popolana che ama, abbasso i bottegai, a morte la rendita.

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