“Carattere burbero, rari sorrisi, ma c’era. Sempre.
Non passava settimana che non ci vedessimo o, negli ultimi tempi, telefonassimo. Poche parole, molte idee. Con mezzi scarsi ha diretto Mondoperaio per una decina d’anni, mi ha accompagnato nella segreteria, ha sfornato convegni e proposte, una sigaretta via l’altra. Lui e Gennaro.
Un metodo vecchio, il suo, di fare politica. Approfondire, leggere, studiare. Dicono che sia superato e invece è di una modernità assoluta se vuoi capire come gira il mondo”.
È il ricordo di Riccardo Nencini, senatore del Psi, ricordando la figura di Luigi Covatta, direttore di Mondoperaio,
scomparso oggi a Roma.