“Risale al giugno 2013 il disegno di legge socialista per regolamentare la vita dei partiti (Nencini, Buemi, Longo). Eravamo stati appena eletti e lo presentammo. Era un impegno preso con gli elettori. Fosse stato approvato, oggi tutto sarebbe più chiaro, e invece sei anni fa si opposero molti di quelli che oggi leggo essere favorevoli.” Così in una nota Riccardo Nencini, presidente del Psi. “Aggiungo che non votammo per togliere il finanziamento pubblico ai partiti. Si trattava, come si vede, di un inchino alla peggiore demagogia. Bene fa Renzi a sollevare il problema in aula. Se mai si terrà il dibattito – aggiunge Nencini – andrà strappato il velo di ipocrisia che regna sovrano. Mi auguro soltanto che non sia una battaglia solitaria. Solitaria nel senso che non venga lasciato da solo, soprattutto da chi è cresciuto nel suo cono di luce”- ha concluso.