(articolo pubblicato su Huffinghton Post)
No, non è vero quanto si dice: la riapertura della scuola ha generato nuovi focolai facendo impazzire la curva del COVID. All’interno dei plessi scolastici, con qualche eccezione, i protocolli di sicurezza e tutela della salute hanno funzionato. Il problema, semmai, è esploso la’ fuori, e penso ai trasporti. Treni regionali strapieni, bus e metro colmi all’inverosimile, pochi controlli. Risultato: pericolosi assembramenti.
Le scuole chiuse sono una sconfitta per tutti. Allargano la forbice delle diseguaglianze, penalizzano gli studenti più vulnerabili, i più svantaggiati economicamente. Non c’è ripartenza se la scuola non occupa il cuore delle priorità.
Il paradosso è che, di volta in volta, scegliamo i modelli di riferimento che più si addicono alle decisioni di turno. Fare come in Inghilterra, fare come in Germania, hai visto la Spagna? La’ si che hanno fatto la cosa giusta. Insomma, ci ritagliamo il vestito su misura per giustificare le nostre scelte. Bene. Prendiamo la scuola, allora. Perché Francia e Germania hanno chiuso molte attività ma hanno lasciato aperte le scuole? Eppure il COVID dilaga più o meno come in Italia. Diversa sensibilità, diverso valore? In questo caso si che converrebbe adeguarsi.
Il governo sta lavorando per affrontare con maggiore flessibilità il mese di Dicembre. È l’occasione perché la riapertura delle scuole abbia diritto primario di cittadinanza. Le condizioni da cui muovere devono essere chiare. Ne indico tre.
Un adeguato piano dei trasporti. Le scuole aprono in orari differenti? Bisogna distanziare le partenze dei treni regionali e potenziare con bus turistici e altri mezzi (taxi, ncc) il servizio.
Mancano ancora troppi supplenti. Alla riapertura l’organico dev’essere al completo.
Vanno fatti i test per studenti e professori.
E soprattutto è necessaria una politica unitaria, vigilata dal Governo, che non affidi a ogni regione il potere di fare come le pare e ai TAR il giudizio finale sulle chiusure dei plessi scolastici, come successo in Puglia e in Campania.