O“Dopo il no a Wimbledon, probabile no anche di Roma. Si dice sia in corso una moral suasion per evitare la partecipazione dei tennisti russi agli Internazionali d’Italia. Eppure sia Medvedev che Rublev hanno dissentito da quanto sta facendo la Russia in UKRAINA. Fuori lo stesso. È giusto così? Non mi pare. Se i paesi democratici avessero usato lo stesso criterio negli anni Trenta, Arturo Toscanini, grande oppositore del fascismo, avrebbe cambiato mestiere”. Così in un post il presidente della commissione Istruzione, Cultura, Sport del Senato, Riccardo Nencini.