Tariffe aeree per la Sicilia proibitive. In Senato l’interrogazione al Mit. “Situazione inconcepibile”

La compagnia aerea lowcost Vueling ha recentemente deciso di sopprimere i voli da Catania e da Palermo per Roma. Dopo questa decisione, le altre due compagnie aeree Alitalia e Ryanair hanno alzato di molto i prezzi dei biglietti fino a 500 euro per Palermo e Catania per il periodo natalizio”. E’ quanto si legge in una interrogazione parlamentare presentata dal presidente e senatore socialista Riccardo Nencini, membro della commissione Trasporti al Senato, rivolta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. “Lo Statuto della Regione Sicilia – si legge ancora –  prevede che le tariffe vengano concordate alla presenza di un rappresentante del governo siciliano”. Nencini chiede di sapere “quali provvedimenti il Ministro dei Trasporti intenda intraprendere per prevenire e arginare il verificarsi di tali episodi e se stia valutando la possibilità di convocare un tavolo tecnico alla presenza della Regione Sicilia e l’ENAC”. “E’ inconcepibile – ha affermato Nencini – che centinaia di ragazzi che vivono, lavorano o studiano fuori debbano sopportare spese così gravose per poter tornare a casa in occasione delle vacanze natalizie. Una cosa – ha aggiunto Nencini – è la concorrenza tra compagnie aeree, tutt’altro discorso è la speculazione. Non solo: proprio nel periodo natalizio le compagnie aeree dovrebbero approntare un incremento dei voli, mantenendo un piano tariffario adeguato alle esigenze di chi per necessità o per trascorrere le ferie, si reca in Sicilia. Aspettiamo di ricevere una risposta risoluta sulla questione”- ha aggiunto Nencini.

L’interrogazione è stata promossa anche dal segretario del Psi siciliano, Nino Oddo, che ha dichiarato: “Le tariffe aeree proibitive applicate dalle compagnie aeree sono l’emblema del solco che divide la Sicilia dal resto del Paese che rischia di diventare incolmabile e di relegarci sempre più in posizione periferica. Occorre – ha aggiunto – che tutte le forze politiche facciano sentire la loro voce.

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